“Fu la Sindone a far dire ai discepoli: Gesù è vivo”, L’ipotesi è di un professore dell’Università di Cambridge
Commento di Enrico Baccarini© – Una tesi quantomeno intrigante ma certamente dirompente sul piano teologico e religioso. Rimbalza in questi giorni in Italia l’eco mediatica originatasi nei paesi anglofoni dell’ultimo studio pubblicato sulla Sacra Sindone di Torino, una tesi proposta da Thomas de Wesselow docente universitario a Cambridge. Ambiziosa nelle intenzioni lo stesso Wesselow afferma che la sua sua ipotesi è lontana dall’essere dimostrata ma sia più di natura storica e antropologica, piuttosto che scientifica o teologica. Personalmente non escludiamo che la combinazione della Resurrezione e della visione del Sacro Telo possano aver portato i discepoli a credere realmente nell’avvenuto miracolo ma per il momento sospendiamo il nostro giudizio limitandoci a riportare solamente i fatti. Segnaliamo anche un articolo del Telegraph, dove è possibile leggere un estratto del libro, in inglese (The Telegraph).
L’ultimo libro sulla Sindone si intitola The Sign : The Shroud of Turin and the Secret of the Resurrection (ed. Penguin), l’ha scritto un professore dell’Università di Cambridge che si chiama Thomas de Wesselow e sostiene una tesi rivoluzionaria: non fu la visione di Cristo a convincere gli apostoli della sua resurrezione, ma quella del Sacro Lino.
De Wesselow, dopo otto anni di studi passati a incrociare le fonti, si è convinto non solo dell’autenticità del lenzuolo funebre, ma anche di un suo ruolo preciso nella propagazione del Messaggio. «Non sono un teologo, ma uno storico dell’arte che ha cercato di calarsi nella mentalità di un tempo in cui le immagini sacre erano rare e venerate».
Sarebbe stato dunque lo sconvolgente impatto con la Sindone a far dire ai discepoli: Gesù è vivo. Una versione, sostenuta lungo 450 pagine, che annullerebbe duemila anni di storia del cristianesimo. «Capisco la diffidenza, ma anche il vescovo di Durham suggerì nel 1984 che la resurrezione è un fatto simbolico. E poi non è scritto nella Lettera ai Corinzi che la rinascita non riguarda il sangue e la carne?».
Fonte – La Stampa, art. di A. MAL., 25 marzo 2012
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