La Fortezza da Basso, fortezza sotterranea

Alessandro de’ Medici, Duca di Firenze, incaricò due artisti ed architetti, Pier Francesco da Viterbo e Antonio da Sangallo di progettare e realizzare una fortezza, dopo l’esperienza dell’assedio posto a Firenze tra il 1529 ed il 1530.
La Fortezza da Basso, che in origine venne chiamata Castello Alessandria, vide posta la prima pietra nel maggio del 1533 ed ultimata anche nelle strutture interne nel 1537. Fu un’opera importante, nella quale furono investiti uomini e mezzi finanziari di notevole entità, dal rientro in città dopo l’assedio, la famiglia Medici doveva dimostrare la superiore potenza alla popolazione e intimidire i rivoltosi. Un segnale di questa posizione fu dato nel lato rivolto verso la città, dove Antonio da Sangallo progettò e realizzò il Mastio, un bastione di notevole imponenza e di aspetto monumentale. Anche durante il periodo Lorenese la fortezza ebbe una funzione militare, fu inoltre dotata di altre strutture interne.
Nel periodo di Firenze Capitale, le mura cittadine che si congiungevano alla Fortezza da Basso furono abbattute per dare spazio ai viali di circonvallazione, la Fortezza rimase integra e fu interrata in molte sue parti, tanto da coprire alcuni accessi ed i grandi portoni, fatti riemergere recentemente.

Era militarmente una fortificazione a forma di pentagono irregolare, alcune delle mura incontrarono le mura esistenti e nella parte del lato più lungo inglobò l’esistente Porta Faenza. Quasi tutta l’infrastruttura fu costruita con mattoni, considerati materiale migliore per assorbire eventuali colpi di artiglieria, mentre il Mastio, quello progettato verso l’interno della città da Antonio da Sangallo, fu costruito con pietre di notevoli dimensioni e scalpellinate in modo da dare un motivo decorativo di allusione medicee a forma di diamante, moda del tempo.
Non esiste una Fortezza senza misteri, senza passaggi segreti, senza leggende o aneddoti. La Fortezza da Basso nasconde una galleria all’interno delle mura. Essa percorre tutto il perimetro della fortificazione e fu realizzata nello stesso momento della costruzione principale. Negli ultimi anni non è stata fatta nessuna manutenzione e pertanto sia nei passaggi che in alcuni punti del percorso, la struttura è notevolmente danneggiata, in alcuni punti il passaggio è completamente ostruito per la frana delle mura o il cedimento delle volte. Molte parti del percorso sono danneggiate anche dall’infiltrazione delle acque, che formano anche grosse buche…quasi un percorso da speleologi.

Esistono particolari strutture e manufatti all’interno del percorso come ad esempio le“Troniere”, dalle quali si poteva sparare a pelo terra, poi numerose feritoie, costruite con diverse inclinazioni per poter permettere di sparare in diverse angolature e coprire il più ampio spazio possibile. Ci sono anche strutture difensive che prevedevano l’invasione delle sotterranee, cioè se il nemico fosse riuscito ad entrare all’interno del percorso, queste strutture permettevano di combatterlo anche all’interno. Esistono poi numerose porticine in legno massello, alcune aperte che conducono a piccole stanze piene di detriti ed altre chiuse alle quali nessuno sa dare una spiegazione, forse ai luoghi detti “di contromina”. Pare che una o alcune di queste porte abbiano la funzione di accesso ad una via di fuga segreta, che porti in altri luoghi più sicuri, all’interno o all’esterno della città.
La leggenda dice che è probabile un collegamento tra la Fortezza da Basso ed il Forte di Belvedere, se vera potrebbe essere una delle più segrete gallerie che attraversano completamente la città di Firenze; poco probabile ma il passato e le intelligenze militari del periodo medievale e rinascimentale ci hanno sorpreso per le infrastrutture che sono riusciti a costruire, adesso potremmo cercarne le prove!

Fonte – Firenze Curiosità

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