Scoperto un ragno che tesse una super ragnatela di 25 metri !
La ragnatela più resistente al mondo
I fili che secerne il ragno della corteccia di Darwin in Madagascar sono più duri dell’acciaio e 100 volte superiori a qualsiasi altra sostanza biologica conosciuta
Tesse la sua tela lungo i fiumi ed è in grado di estenderla da sponda a sponda, anche ad una distanza di 25 metri, ricoprendo così un’area di circa 30 metri quadrati come nessun altro ragno al mondo. Si tratta del cosiddetto Caerostris, ovvero il ragno della corteccia di Darwin, una specie scoperta dal biologo Matjaz Kunter dello Smithsonian Institution di Washington e dallo zoologo Ingis Agnarsson, direttore di Museo di Zoologia di Puerto Rico, attorno al Namorona River, situato nella provincia di Fianarantsoa, nella parte orientale del Madagascar. E’ una specie molto particolare perché la resistenza della tela, che è in grado di produrre, è 10 volte superiore alla resistenza della fibra sintetica aramidica Kevlar che a sua volta è 5 volte più dura dell’acciaio. La fibra Kevlar viene solitamente utilizzata come rinforzo nelle attrezzature aeromobili, per le vele degli scafi da competizione, per le attrezzature per gli sport estremi e per i giubbotti antiproiettile. “E’ la più grande ragnatela mai riscontrata prima – ha affermato Agnarsson – e questo ragno utilizza un tipo di seta che è 100 volte più dura di qualsiasi altra sostanza biologica conosciuta”. Queste tele possono durare diversi giorni a differenza di quelle create da altri tipi di ragni che dopo un giorno devono già “essere riparate”. In questo modo il ragno della corteccia di Darwin è in grado di catturare anche 32 prede in poco tempo. La chiave della durezza e della resistenza di questa tela è la sua elasticità in grado di assicurare una immensa fonte di cibo: potrebbero essere in grado di catturare pipistrelli e altri uccelli. La tela più grande fino ad oggi scoperta era frutto del ragno Nephila komaci, individuato da Kunter e da Jonathan Coddington del Museo di Storia Naturale di Washington, in Africa e noto per le sue ragnatele di colore giallognolo: le sue tele, però, misurano solo un metro di diametro. La durezza incredibile di questa seta, invece, è importante per due ragioni: suggerisce che questa nuova specie è riuscita a sviluppare un nuovo meccanismo per produrre e assemblare i fili della ragnatela ed è una perfetta combinazione di leggerezza e prestazioni elevate. Le basi molecolari dei fili che compongono la tela saranno il prossimo oggetto di studio. “La nuova specie – ha sottolineato Kunter – può diventare un modello significativo per gli studi evolutivi e il suo nome, in onore di Charles Darwin e il suo ‘Origine della Specie’, è più che appropriato”.
Fonte – La Stampa, 21 settembre 2010
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