Negli anni ’50 l’Aviazione militare americana progettava i Dischi Volanti

 

di Enrico Baccarini© – Recentemente l’Aeronautical Systems Division dell’USAF (RG 342 – Records of United States Air Force Commands, Activities, and Organizations) ha desecretato alcuni file risalenti alla fine degli anni ’50 rivelando alcuni sorprendenti progetti condotti in quel decennio dall’aviazione militare statunitense. [Aero Sys Div, 1969 (RG 342 UD-UP 138; NND 63253, Box 35 e 58)]

Il documento intitolato “Progetto 1794, relazione di sintesi finale per lo sviluppo” (“Project 1794, Final Development Summary Report” d.1956) si riferisce al ben noto progetto che l’Air Force aveva affidato alla società canadese Avro Aircraft Limited con sede nell’Ontario, per la costruzione di un disco volante. Il velivolo in oggetto era stato progettato per un decollo e atterraggio verticale (VTOL) e per raggiungere una velocità di Mach 4, con un massimale di oltre 100.000 metri e una gamma di oltre 1.000 miglia nautiche. Lo scorso 20 settembre il sito del National Archives statunitense pubblicava le prime foto rese pubbliche suscitando l’interesse generalizzato tanto degli ufologi quanto degli appasionati di aeronautica.


Niente di nuovo sotto il sole, gli addetti ai lavori conoscevano infatti tali progetti da almeno due decenni, ma le informazioni rese pubbliche lo scorso settembre gettano maggiore luce sull’intero progetto costituendo, forse, una sottile strategia mediatica atta a demistificare le migliaia di avvistamenti che in quei decenni avvennero negli Stati Uniti e nel resto mondo.  Gli stessi militari americani avevano, e avrebbero, varato una serie di progetti più o meno segreti per lo studio del fenomeno UFO,con risultati quantomeno interessanti:

  • Progetto Sign (U.S. Air Force, tra il 1947 e la fine del 1948)
  • Progetto Grudge (proseguimento del Progetto Sign, si svolse tra il febbraio e il dicembre del 1949)
  • Progetto Blue Book (proseguimento del Progetto Grudge, USAF, svoltosi tra il 1947 e il 1969)

Il Progetto VZ-9 Avrocar, oggi identificato con il suo nome militare di Progetto 1794, fu uno dei più interessanti e avveniristici studi per la costruzione di velivoli a pianta circolare ed in grado di compiere manovre al di fuori dell’ordinaria aereodinamica utilizzata dai velivoli convenzionali. La forma circolare, fu appurato grazie a questo progetto, permetteva infatti una maggiore e più sottile manovrabilità del velivolo nonchè migliori prestazioni aereodinamiche che lo avrebbero trasformato nell’arma perfetta per la Guerra Fredda. Peccato che una tecnologia ancora insufficiente e costi estremamente elevati portarono a  far fallire il progetto e a distruggere il prototipo, nel 1960.


Secondo CNet, i prototipi del “Progetto 1794” costarono oltre 3 milioni di dollari (che si traduce in circa $ 26 milioni odierni) e non arrivarono vicino alla aspettative del progetto. Il prototipo fu in grado di volare ad un metro da terra (999.997 metri sotto l’obiettivo) e la sua velocità era di circa 35 mphs (2565 mph al di sotto delle aspettative). In poche parole un fallimento colossale!

E’ curioso notare anche la denominazione stessa del “Progetto 1794“, non ce ne vorranno gli scettici ma risulta naturale anagrammarlo in 1947 anno in cui sarebbe avvenuto il famoso crash  di Roswell per mezzo del quale gli Stati Uniti avrebbero acquisito un indiscusso primato tecnologico, ma non solo, attraverso la retroingegneria realizzata sugli scafi recuperati. Mere teorie e farneticazioni di uno studioso di queste tematiche forse, ma è imprescindibile notarne la similarità.

E’ nato prima l’uovo o la gallina? Abbiamo cercato di riprodurre con le tecnologie di allora velivoli troppo avanzati per essere riscotruiti nella loro tecnologia oppure il progetto, oltre a costituire una sperimentazione militare, aveva lo scopo di “distogliere l’attenzione” da altri fenomeni

Già, abbiamo provato a costruire ‘dischi volanti’ terrestri e non ci siamo riusciti! Questo indicherebbe che tutti gli avvistamenti avvenuti dal 1947 sono solo frutto di sperimentazione militare?

Non pensiamo proprio!!!!!

2 Comments

    • SANDRO
      17/10/2012

      Ciao Enrico, spero tutto ok.

      Ti dirò di più, non solo abbiamo iniziato a costruirli negli anni 50 ma li abbiamo anche fatti ben funzionare! Sono a conoscenza del fatto che ci siamo persi 2 sonde nello spazio interdimensionale che, in teoria, potrebbe ristornare anche fra 100 anni. Il problema dei nostri dischi è quello di non poter capire come fare i salti fuori dal tempo 3D. Per questo le sonde sono andate perse….

      Sandro Ciambella

    • eras
      10/01/2013

      Macché io non credo fosse un fallimento. Forse i prototipi furono migliorati e i vari apparecchi, del resto gli avvistamenti sono in numero maggiore in Usa, sono stati visti sempre più. Forse a Roswell furono sperimentati i primi prototipi, o tra i primi.

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